RENATA BUSETTINI E MAX FERRERO
La periferia alle porte
OPERA VINCITRICE
“La periferia alle porte” è il primo capitolo di un reportage a lungo termine che intende raccontare l’America di Donald Trump attraverso i ritratti della gente comune cercando le ragioni che hanno permesso al “typhoon” di diventare il 45° Presidente degli Stati Uniti.
Nel nord est degli Stati Uniti esiste una zona denominata la “cintura di ruggine” dove è possibile osservare il risultato di una progressiva e irrefrenabile deindustrializzazione. Nei luoghi delle grandi acciaierie, che un tempo permisero agli USA di diventare la prima potenza mondiale negli anni dopo la grande crisi, il declino, l’abbandono e la crescente disoccupazione hanno concesso alle promesse di Donald Trump di fare breccia nei desideri di chi non ha più nulla da perdere.
Max Ferrero
ANDREA ANGELINI
Cammino Portoghese
Negli ultimi anni ho evitato di affrontare i problemi che la vita mi metteva di fronte. Nascondevo ogni malessere interiore in fondo all’anima. Poi è arrivato un giorno in cui tutte le difficoltà interiori sono fuoriuscite facendomi cadere in una profonda crisi esistenziale. Un tedio che mi ha impedito di vivere per mesi. Ho deciso di farmi aiutare da uno psicologo a cui scrivevo una lettera ogni giorno ed ho iniziato a camminare.
Nel maggio 2018 sono partito per un cammino, lungo la costa portoghese, in compagnia di due amici d’infanzia. Ho portato, con me, un diario, la macchina fotografica e Il libro dell’inquietudine di Pessoa, insieme ai quali ho affrontato le mie fragilità. “Cammino Portoghese” è stato un percorso terapeutico che mi ha permesso di capire che vale la pena guardare la bellezza anziché restare oppressi dall’angoscia. Solo così possiamo ritrovare la necessaria serenità. Ho viaggiato con il cuore, tra immagini e pensieri. “Cammino Portoghese” è un viaggio per ritrovare se stessi.
Andrea Angelini
ASSOCIAZIONE CULTURALE EZZELINO FOTOCLUB
Cento anni dopo…
Esattamente 100 anni fa terminavano gli eventi bellici che interessarono con estrema violenza il territorio del Monte Grappa. La disfatta di Caporetto e la precipitosa ritirata dell’esercito italiano trasformarono l’intero massiccio montuoso in uno dei fulcri della difesa all’invasione della pianura veneta da parte dell’esercito austroungarico.
L’Associazione Culturale Ezzelino Fotoclub, attraverso la fotografia, ha voluto raccontare questa storia e la realtà di un luogo che da quel momento non è più stato lo stesso, sia fisicamente che nella percezione collettiva, e che da questo evento ha visto trasformata tutta la sua evoluzione successiva.
Il libro raccoglie le ricerche di 13 soci e un lavoro collettivo, nei quali sono stati sviluppati temi ed argomenti in modo personale, raccontando il territorio con ricerche prettamente geografiche o con finalità concettuali, o, in alternativa, tentando di descrivere gli stati d’animo e le situazioni di chi lì ha sofferto.
Associazione Culturale Ezzelino Fotoclub
FRANCESCO CIRANNA, MARTINA GENNARETTI, GAIA MATTIOLI E STEFANO SCHIAFFONATI
Hello Hero
Chi nasce alla fine degli anni 80, con molta probabilità, non ha mai veramente conosciuto il confine. L’acqua è stata solcata dai voli low-cost mentre lo spazio è stato mappato da grandissimi cannocchiali satellitari. I muri, gli stati e i continenti sono stati dissolti nel globo e poco importa ora se per spostarsi serve ancora il passaporto, perché di porte chiuse ormai ne esistono veramente poche.
La caduta dei muri e la globalizzazione hanno creato una generazione libera, veloce e inconsapevole, alfieri di quest’ultima quattro giovani fotografi italiani, in viaggio verso la Mongolia. In questa fitta rete che, come la rivoluzione del cemento armato, ha saputo unire nelle forme più strane le cose più lontane, “Hello Hero” squarcia certezze e convinzioni, svelando un mondo in cui divisioni e differenze modellano ancora l’orizzonte umano. In diciannovemila km vengono a mancare la libertà di movimento e di scelta, i diritti alla salute e alla partecipazione e infine, senza neanche più le strade, anche la comunicazione diventa intermittente. Il volume non si limita a documentare, ma usa la quotidianità per esaltare, in una vera e propria visione artistica, l’assurdità, la stranezza e la verità di un mondo rimbalzato lontano dalla nostra sconfinata realtà.
Bernardo Rossi
VITTORIO FAGGIANI
Foglia e nuvola
Foglia e nuvola. Così si firma Francesco Narduzzi, pittore sciamano di Monteromano, piccolo paese nella terra degli Etruschi, vicino Tarquinia. Con due simboli del suo codice primordiale. E come una foglia e una nuvola ha vissuto, portato dal vento, per poi posarsi in casa, dimenticato tra le sue opere e i suoi ricordi.
Nei giorni tutti uguali, animati dalle visite e dall’ammirazione degli amici artisti. Ma forte si riaffaccia nei gesti e nei segni quella materia di cui si è nutrito: la Maremma, disegnata dai solchi dell’aratro e calpestata da antiche civiltà. L’ho esplorata, ricercando i racconti di Francesco. Di giorno e di notte, con la luna piena. “La terra è lì che respira/ dentro la sua casa-bottega/ è come una nebbia pastosa/ una voce che silente lo chiama…” (E. Macchioni). E più volte ho creduto di ascoltare le stesse voci che aveva udito il maestro, di varcare la soglia di un limbo metafisico e di ritrovarmi nei suoi quadri.
Vittorio Faggiani
GT ART PHOTO AGENCY
FEELING HOME, Sentirsi a casa
“FEELING HOME, Sentirsi a casa” è un progetto fotografico collettivo ideato da Giusy Tigano per l’agenzia fotografica di Milano GT Art Photo Agency.
Gli autori delle fotografie contenute nel libro sono Isabella Balena, Franco Carlisi, Francesco Cito, Luca Cortese, Pierfranco Fornasieri, Gianni Maffi, Carlo Riggi, Pio Tarantini e Daniele Vita. Ciascun autore ha declinato il senso di «casa» nella maniera più vicina alla propria sensibilità e visione del mondo. Le diverse letture fotografiche delineano un percorso visivo e concettuale variopinto e stimolante in termini di contenuti e di forma, esaltando le differenze di stile espressivo, linguaggio e poetica.
I testi che accompagnano il libro sono della stessa curatrice Giusy Tigano e si alternano ad alcune sezioni di critica fotografica redatte da Roberto Mutti, Gigliola Foschi, Pio Tarantini, Barbara Silbe e Ilaria Baiocchi.
Giusy Tigano
ALESSANDRO MAZZOLA
Della Regola della Luce
“Della Regola della Luce” è un reportage, un racconto, una similitudine. Attraverso le immagini raccolte tra il 2017 ed il 2018 frequentando la Comunità monastica dell’Abbazia di Chiaravalle, ho indagato la loro quotidianità scandita dalla regola benedettina. Così come in Fotografia la ricerca della luce è elemento essenziale, così nella vita cenobitica la ricerca della Luce è la vita stessa del Monaco.
Il mondo di oggi ha tutto a portata di mano, tutto corre veloce: è come una luce, una potenza che non può essere controllata. L’Abbazia, invece, costituisce un luogo che richiama alle cose semplici, alla laboriosità, alla terra, alla vita in comune, all’approfondimento. Il percorso fotografico è arricchito da un breve racconto frutto dell’esperienza trascorsa con i monaci, arricchito ed adattato ai riferimenti bibliografici raccolti lungo il cammino. Un breve romanzo. Sulla Regola. Sulla Luce. Perché qualsiasi sia il vostro cammino e la vostra idea di Luce è il percorso che ci accomuna.
Alessandro Mazzola