Giulia Pasqualin

IL FIL. UNA RICERCA BOSNIACA

La ricerca nasce da una novella di Andrić del ‘46. La storia narra dell’elefante del visir di Travnik, durante l’occupazione ottomana. Il Fil è un cucciolo disorientato che passando per il mercato arreca danni istigato dagli accompagnatori. Quando non c’è la gente inventa storie sull’animale, lo odia, vedendo in lui il visir. Con il tempo la gente colpevolizza il Fil additandolo di essere il vero problema, e tenta di ucciderlo nonostante la tradizione di amore per gli animali. Ormai il Fil non è più cucciolo, ma nemico da abbattere.

Questo mi collega agli anni Novanta, quando i bramosi di potere, crearono una guerra fratricida, istigando l’odio per nascondere i loro intenti. La guerra ha distrutto una cultura speciale, una tradizione dove credo e idee differenti erano una ricchezza di tutti. Questa ricerca passa attraverso oggetti comuni, presente, passato e il Genocidio di Srebrenica, che ha segnato il culmine di una guerra di cui pagano ancora oggi il prezzo le persone comuni.

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