Isabella Sommati

L’ALVEARE
“Come è andata oggi?”… “Domenica scorsa ho preso un’altra multa!”… “Chi ha la chiave dello spogliatoio?”… “I turni di lavoro mi stanno uccidendo”… “Spero di laurearmi a luglio”… “Ho adottato un cane”… Sono frasi che ho raccolto mentre fotografavo nello spogliatoio e che raccontano micro realtà quotidiane di un universo femminile, fatto da differenti interessi, cultura ed età, che trovano un punto di incontro in quello sport convenzionalmente considerato maschile. Il gioco del calcio per la squadra Alveare ha innanzitutto un’azione “curatrice” come dice Gaia, un valore di solidarietà anche solamente nel gioire per un goal fatto o piangerne uno subito, semplicemente per divertirsi, per stare insieme. Muscoli contratti, vene gonfie sotto pelli giovani, segni di sbucciature sulle ginocchia, tatuaggi che si mescolano negli abbracci, si litiga, si ride, si fatica, si ascolta… e finalmente si gioca.

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