Sezione Percorsi

I Vincitori dell’Edizione 2015

VERBALE DI GIURIA
La giuria composta dai Sig.ri Silvio Canini, Massimo Mazzoli, Cristina Paglionico, Roberto Rossi e Pino Valgimigli, riunitasi a Forlì, il giorno 29 luglio 2015, provvedeva ad esaminare per la sezione “Percorsi” le n.36 opere dei n.36 autori presentate alla 11ª Edizione del Premio “Crediamo ai tuoi occhi”; dopo attento e scrupoloso esame, decideva di assegnare i premi come segue:
Miglior Autore:
ETTORE PERAZZINI con l’opera “US’STA POC A DI RUMAGNA”
Vincitore del Premio “Crediamo ai tuoi occhi 2015”
2° classificato e vincitore della pubblicazione di un e-book edito da emuse
FILIPPO VENTURI con l’opera “MADE IN KOREA”
e di assegnare i tre premi ex-aequo “Crediamo ai tuoi Occhi 2015” a:
ANDREA ANGELINI con l’opera “NYN, IL PRIMA, IL POI E L’ISTANTE”
MICHELE MATTIELLO con l’opera “BALKAN EXPRESS”
SIMONE PADELLI con l’opera “A EST”


 

Ettore-Perazzini1OPERA VINCITRICE
Ettore Perazzini
Us’sta poc a di Rumagna (si sta poco a dire Romagna)

Dopo un primo lavoro dal treno che costeggia la riviera, Perazzini ha percorso la Romagna sulle numerose linee che la attraversano, su un territorio complesso che va dal mare alla montagna, passando per l’estesa pianura che la caratterizza. Certamente una Romagna diversa da quella conosciuta ai più, perché la ferrovia, che generalmente scorre dietro le case, ci dà uno sguardo opposto a quello che si ha dalla strada. Il retro degli edifici rivela molto delle persone che ci vivono e Perazzini ha cercato di carpire e capire il fascino di quel guardare in movimento “dietro le quinte”.


angeliniAndrea Angelini
AURA: Un singolare intreccio di spazio e di tempo da NYN, il prima, il poi e l’istante

“Un singolare intreccio di spazio e di tempo” è una ricerca sul concetto di tempo, spazio e memoria. Una ricerca in continua evoluzione e mai conclusa. L’Autore nota come gli eventi del quotidiano non possano essere rappresentati da una sola immagine che ne racchiuda tutto il senso. Lo sguardo diventa così sequenza. Ogni fotogramma risulta essenziale per mantenere sospesa quella percezione. Poco dopo, tutto svanisce, niente è più come prima, il tempo si arresta. Forse si tratta di capricci percettivi, oppure la sensazione provata deriva dall’Aura di quel luogo, in quel preciso momento e per una durata indefinita fino all’esaurimento dell’Aura stessa.


Michele-MattielloMichele Mattiello
Balkan Express

Michele Mattiello ha avuto l’idea di raggiungere Istanbul in treno leggendo un racconto di Paolo Rumiz e così un giorno di fine gennaio ha deciso di iniziare il suo viaggio: zaino in spalla e macchina fotografica. E’ partito da Trieste, poi Lubiana, Belgrado, Sofia e da lì ha preso il Balkan Express che l’ha portato fino a Istanbul. Freddo, continue tempeste di neve, la ricerca di un albergo, parlare dentro a fumosi bar con sconosciuti, incontrare persone ed entrare nelle loro case e solo per qualche momento nelle loro vite. Ci restituisce il racconto fotografico di quello che ha visto dai finestrini sporchi dei treni, per strada e nelle case.


Simone-PadelliSimone Padelli
A Est

Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Kosovo e Grecia. Firenze la partenza, Istanbul la meta, e nel mezzo, il suo personale percorso. Nel 2014, durante il suo viaggio per raggiungere la Turchia, Padelli ha scoperto paesi con forti contrasti, sia territoriali che culturali. Contrasti evidenti, che parlano di terre che hanno vissuto una storia recente complessa, marchiate da ferite profonde ma anche con segni evidenti di rinascita. Il progetto è l’esperienza soggettiva di chi viaggia per conoscere e non per raccontare, di chi usa la fotografia per immaginare e non per testimoniare.


Filippo-VenturiFilippo Venturi
Made in Korea

Fino agli anni Sessanta la Corea del Sud era un paese povero e arretrato. In meno di mezzo secolo è diventato uno dei paesi più moderni al mondo. Nel 2015 Venturi ha attraversato tutto il Paese facendo un resoconto delle trasformazioni vissute dalle persone e dal paese per raggiungere l’attuale progresso tecnologico e industriale, mediante una smisurata competizione, una ricerca della perfezione estetica, scolastica e professionale, che ha fatto emergere anche forti effetti collaterali quali stress, alcolismo, isolamento sociale e un malessere diffuso che ha fatto aumentare i casi di suicidio.